31-12 Cancun
La notte trascorsa da Natan e’ andata come al solito: jet leg e stanchezza notevole.Una bella colazione a bordo piscina aiuta tutti a riprendersi un pochino e in un paio d’ore siamo tutti operativi e vogliosi di rivedere i nostri mezzi!La Fenice è in uno stato dignitoso ma concia da far schifo: ruggine e polvere gli danno un aspetto piuttosto malandato.Il clima di Cancun non deve essere stato clemente…Dove siamo posizionat non è un posto dove possiamo eseguire i nostri lavori di manutenzione ordinaria.Uno degli aspetti più critici a cui dobbiamo fare fronte, e’ rimontare la moto di Mauro, mancano i pick-up dell’accensione ed è praticamente smontata,Enrico deve verificare la tenuta delle batterie e io devo montare dei nuovi pezzi… soprattutto di elettronica .Noto, purtroppo che il cristallo anteriore, già deteriorato da varie sassate nei viaggi precedenti, ha una crepa importante su tutta la superficie. Per il momento la cosa non mi preoccupa ma nel futuro dovro probabilmente sostituirlo.
Durante le operazioni di ricarica delle batterie del Toyota di Enrico, mi lesiono, probabilmente, un legamento della cuffia dei rotatori della spalla destra. Prima di partire dall’Italia avevo fatto delle infiltrazioni di cortisone perché ultimamente mi dava dei seri problemi di mobilità.
Questo aspetto diventa al momento un problema molto grosso. La Fenice e mezzo abbastanza fisico e quindi il fatto di non poter usare il braccio destro potrebbe diventare un bel casino…
Come descritto dobbiamo lasciare il nostro deposito e trasferirci in un campeggio ad una ventina di chilometri per poter lavorare tranquillamente sui mezzi. Decidiamo di trainare la moto di Mauro ed eseguire tutte le operazioni appena posizionati.
Scopro, con mio stupore, di essere senza servofreno… ci trasciniamo per la periferia di Cancun cercando la posizione di questo Cancun storage… cosa non del tutto banale in quanto con la moto al traino, non possiamo sbagliare più di tanto.La spalla mi fa molto male, in braccio è praticamente inutilizzabile devo cambiare con la sinistra.Troviamo il campeggio nella periferia di Cancun, e ci posizioniamo all’ombra di Alcune piante. Il caldo comincia a farsi sentire… fortunatamente abbiamo anche una piscina per poterci rinfrescare.
Passiamo tutta la giornata a riparare ed ottimizzare La Fenice. Nel pomeriggio ci vengono a trovare Simone e la sua compagna, li trovate come stepsover su YouTube È una copia di viaggiatori, hanno un grandioso Man, e stanno praticamente viaggiando da un paio d’anni sulla nostra stessa rotta. Avevamo preso contatti per farci fare delle schede messicane, telefoniche, ed è stata l’occasione di fare quattro chiacchiere.Alla sera riusciamo a farci dare un passaggio, ovviamente retribuito, da una ragazza che lavora al campeggio.
Con Christina ci infiliamo in un posto sulla strada e mangiamo il classico: tortillias.
Cancun (americana) come piace descriverla ai local, è bella attiva e movimentata…Il classico giro sulla baia e poi un lungo rientro verso le nostre tende!