Anchorage
Anchorage
La capitale.
Guidiamo poche centinaia di miglia per raggiungere la capitale, pulita, carina e abbastanza anonima.
Scendiamo a fare due passi giusto per onor di cronaca…
da WP:
Il 19 gennaio 1925, a Nome, in Alaska, era scoppiata una violenta epidemia di difterite, senza che ci fosse l’antitossina necessaria per curare tutti i nuovi casi (la scorta, datata 1918, era finita l’estate precedente e la richiesta di nuove unità non arrivò a Juneau a causa della chiusura del porto per ghiaccio). Il primo caso di difterite si ebbe con un bambino inuit di due anni, a Holy Cross; il dottor Curtis Welch (il medico locale, assistito da quattro infermiere) diagnosticò una tonsillite, perché nessuno dei familiari aveva sintomi della difterite. Il bambino morì la mattina seguente e da lì molti altri casi di “tonsillite” si verificarono; il fatto che la madre del primo bambino malato non avesse autorizzato l’autopsia rese l’epidemia ancora più grave.
Il primo caso ufficiale di difterite si ebbe il 20 gennaio con Bill Barnett. Il giorno dopo si ammalò anche una bambina di 7 anni (Bessie Stanley), che morì il giorno successivo, e così via. A questo punto, grazie a un consiglio di emergenza convocato da Welch, Nome fu messa in quarantena e fu ordinato urgentemente un milione di unità di antitossina. La scorta più vicina (trecentomila unità, che pesavano in tutto circa nove chili) si trovava ad Anchorage, che distava più di 1700 chilometri e non era direttamente collegata a Nome, ma una ferrovia arrivava solo fino a Nenana, a quasi mille chilometri da Nome. Il maltempo non permetteva agli aerei di alzarsi in volo e gli iceberg non permettevano alle navi di attraccare.
Il cane eroe Balto viene ricordato con una statua in centro paese, bella ma classica. La cittadina è abbastanza anonima e senza particolari spunti interessanti… Fabbricati bassi e strade con leggeri sali scendi, sulla costa verso il mare si notano delle grosse strutture industriali. Credo ci sia anche una grossa base militare aerea in citta’.
Riprendiamo la strada verso il russian river: famoso per essere preso di assalto dalla risalita dei salmoni, sarà nei nostri pensieri l’indomani.
Troviamo il solito camp governativo a 20 $ per tutto il gruppo. Trota alla griglia, riso pilaf, verdure. Vino.
Nella dieta aggiungiamo del rhum per “sgrassare” un po’. Fatto male?
Sono 22 giorni che dormiamiamo ogni giorno in un luogo diverso, mai visto un motel. La meteo ci sta aiutando.