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  >  Alfio Lavazza   >  Il castello di Matsumoto

Da venti gradi di notte a otto, è un attimo!

Il nostro campeggio, il secondo attrezzato in 4 settimane di viaggio, ci ha dato la possibilità di passare la nottata tranquilli. La temperatura è scesa e con le copertine leggere ho dovuto accendere il riscaldatore.

Lasciamo il campo e andiamo in città.

Il castello di Matsumoto, è forse il più importante della nazione. Conosciuto come castello del corvo, per la sua colorazione scura e cupa e per il tetto che ne ricorda le ali, è piazzato in centro città con ampie difese intorno.

Fortunatamente siamo lì presto, cominciano ad arrivare turisti da tokyo e dintorni… è il primo che viene arredato con fucili e spade al suo interno.

Il vento da nord ha spazzato quasi tutta nuvolaglia e un timido sole riscalda la giornata.

Lasciamo la citta in direzione di tokyo ma poco prima ci fermiamo alla Daio Wasabi farm. Interessante luogo dove cè una grossa azienda della famosa radice. Verde e dal gusto piccante, molto è un prodotto onnipresente nella dieta asiatica. Si dice cresca solo qua, nel greto del fiume.

E’ domenica, come il solito noi inventiamo il rientro a Tokyo, ricordo 32 milioni di giapponesini, nel tardo pomeriggio… Non va poi malissimo.

Dobbiamo trovare un luogo adeguato vicino allo spedizioniere che abbiamo contattato in Giappone. Un parcheggio vicino alla marina ci permette di dormire abbastanza serenamente e mangiare in un ristorante in chiusura.

Qua siamo nella zona portuale e diciamo che non è esattamente il luogo piu’ bello della citta, pero’ a differenza di altri paesi al mondo, non cè minimamente la sensazione di essere in pericolo o di mettersi nel posto sbagliato. Tra l’altro, è tutto estremamente pulito e ben tenuto. Siamo attorniati da tir e container ma difficilmente troverete porcheria o spazzatura ai lati strada.

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