Spedizione, dogane, traghetti & C.
Bisogna scriverle certe cose, sono cosi’ pazzesche e complicate che faccio fatica a comprenderle e ricordarle. Tra l’altro le difficoltà che abbiamo incontrato per fare arrivare i mezzi qua, in Giappone, sono state notevoli per la mancanza di informazioni da trovare nel mondo del web.
Il primo scoglio che mi si è presentato è stato puramente economico e logistico legato alla guerra in Ukraina: la spedizione doveva avvenire diretta su Vladivostock ma impossibile per le sanzioni applicate…, alcune compagnie di container transfer applicano tariffe fuori mercato, più di 10.000$ per un40′!
Bene. risolto il problema economico con la fortuna di avere amici nel settore, abbiamo capito immediatamente che avremmo dovuto spedire o korea o giappone.
I mezzi erano locati a vancouver, Durante gli anni di stazionamento tra USA e Canada, nessuna dogana ha aperto o chiuso dei TIP, anche su richiesta… Quindi ci troviamo in Canada senza un documento di importaazione temporanea che, se si dovesse uscire dalla strada, nessuno ne chiederebbe conto visto che sono loro stessi a non farlo…
ma qua si tratta di container, la merche viaggia con documenti inequivocabili e far mettere timbri e aprire documenti a gente che non vuol sentire, è una bella rogna. Piu’ di un mese per trovare un doganiere che molto semplicemente capisce e apre un Bill of Landing di trasferimento e chiusura del contenitore. Questo dopo aver provato con foto, documenti e tracciati che i mezzi non si erano materializzati dal nulla ma arrivano dall’Italia.
La scelta del Giappone è stata puramente di interesse per il paese. Per arrivare qua con un container la dogana richiede un documento che si chiama CDP. Peccato che sembra non di dominio e conoscenza allo spedizioniere che segue le pratiche.
Altra particolarità del CDP è che il JAF (automobil club giapponese) deve appore una vidimazione di certificazione di originalità… mai visto nel mondo. Rilascia altresì due copie da dare alla dogana per procedere all’importazione temporanea del mezzo. Poi fornisce anche un manualetto da consegnare alla polizia per spiegargli che la land puo’ viaggiare in Giappone con le targhe diverse dalle giapponesi… perchè registrata in un altro paese.
E fin qua ci siamo….
Una volta che il container arriva alla warehouse del nostro spedizioniere, la:
HIRO VAI
Seino Super Express Co.,Ltd. Tokyo, Giappone.
Sede centrale di Tokyo +81-3-6384-7850
bisogna estrarre le fuoristrada dal container ed attendere che la dogana fornisca un incaricato che verifichi i numeri del VIN (telaio) e targhe e tutto quanto descritto sul CDP e decida se applicare dazi e tasse a sua discrezione. Cosa che non dovrebbe avvenire in quanto il CDP è istruito appositamente allo scopo… A questo punto dovremmo essere in grado di lasciare la zona doganale.
Assicurazione.
Ovviamente obbligatoria… ho visionato e cercato, anche tramite amici giapponesi, qualcuno che stipulasse una polizza di responsabilita’ civile. Non ne è venuto fuori nulla per giorni! Poi alla fine salta fuori, ovviamente per caso, un dealer che mi aiuta e mi risolve il problema programmando un appuntamento. Fortunatamente i due uffici sono abbastanza vicini. Pensare di muoversi da una parte all’altra di Tokio in maniera facile e veloce è del tutto fuori dalla realtà.
La signora riesce a fornirci i documenti e si riesce a fare l’assicurazione: http://www.japaninsurance.net
Assicurazione Russia.
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Ora, e allo stato attuale non so come finirà, la biglietteria per la nave che dovrebbe navigare per Dongae, korea, e poi per Vladivostock, non vuole fare i biglietti perchè ritiene i nostri mezzi sanzionabili dall’embargo del Giappone verso la Russia. Continuano a fornire delle mail di diniego assumendo che sulle macchine non ci deve essere nientaltro che sedili e il solo vestiario personale.
Rimandano la cosa al mittente dicendomi di contattare il ministero dell’economia… Vi copio una parte dell 25 mail che mi hanno mandato: “L’ufficio doganale ha risposto che era necessario informarsi nuovamente presso il Ministero dell’Economia e delle Finanze.
C’era anche una richiesta da parte dell’ufficio doganale.
Si prega di informarsi presso il Ministero dell’Economia e delle Finanze in dettaglio -> Il contenuto della e-mail del precedente passeggero italiano era che il Ministero dell’Economia e delle Finanze rispondeva che “non era soggetto a sanzioni”,
ma dal punto di vista dell’ufficio doganale, il permesso non viene concesso solo perché è stata utilizzata una nave RORO senza utilizzare un traghetto, quindi “Si prega di scrivere al Ministero dell’Economia e delle Finanze in merito alla strada da cui si è arrivati, quando, dove e come si prevede di partire,
e quali bagagli o oggetti hai che non vengono trasportati da un passeggero normale, e fammi sapere il risultato.’
Inoltre, a differenza di prima, l’autenticazione del carnet richiede la preventiva richiesta tramite l’indirizzo e-mail indicato di seguito.”
Ed ancora: Items in the vehicle
Please check and confirm, if there no other than general items , such clothing.
If there are any items normally not related to the vehicle, such as a generator or other electrical appliances,
you must obtain permission from the ministry of Economy, Trade and Industry again.
Cosa totalmente assurda ed irrilevante. Purtroppo non siamo sul posto, Sakaminato è 800 km a sud e non è cosi’ facile raggiungerlo.
Poi cè tutto il discorso riguardante la Russia, che sulla carta si presenta ben piu’ chiaro e definito ma non ne scrivo ora perchè non ho ancora nulla di sicuro.
alegher.