Antigua Guatemala, Chichicastenango ed il lago Atitlan.
Lasciamo abbastanza presto le pozze di acqua calda e il nostro campo, per prendere la direzione di Città del Guatemala.
Le strade sono ben fatte e ci pare di fare km in un baleno… se ciao! In poco tempo siamo a saltare da una corsia all’altra.
Passare la capitale è come sempre una bella prova di pazienza… ovviamente ci perdiamo ma ci diamo appuntamento per radio ad Antigua.
La giornata è splendida e il caldo sui 26 gradi. Antigua è una piccola cittadina coloniale attorniata da tre vulcani, uno ben attivo con colate vistose e fumaioli notevoli.
Cerchiamo un posto per accamparsi ma in questa città fin troppo frequentata da turisti, si trovano solo alberghi.
Uno va benissimo e ci piazziamo per poter visitare le piazze e le chiese.
Nene non è in formissima… quindi resta in albergo e il gruppo esplora.
Molti dei terremoti ed eruzioni hanno devastato e resettato il suolo, però la caparbietà di queste persone ha fatto si di farla rinascere sempre meglio.
Ci sono un sacco di locali e edifici tra il restaurato ed il malandato… tutto ciò le dona un fascino particolare.
La sera un freddo pungente mi fa rimpiangere di non aver messo il pantalone lungo, siamo a 1500 metri di quota.
Il giorno seguente…
Si parte in quarta, per raggiungere agilmente Chichicastenango. Ma ovviamente i cento km che ci separano sembrano essere dilatati nell’infinito!
Poco male, il clima è ottimo e raggiungiamo il piccolo paese verso le undici.
Famoso in tutto il Guatemala, lo visitiamo a fondo attorniati da venditori seriali e non… Io come mio solito trovo un bel machete originale.
Apprezziamo anche una funzione religiosa nelle chiese li vicino.
Si tratta di un pellegrinaggio con accensione di ceri e incenso che provoca una surreale atmosfera.
Rientrando dalle strette vie, l’occhio scappa in un localino con pollo alla brace:nostro!
Riprendiamo l’avvicinamento al lago Atitlan su una veloce autopista che ci permette di organizzare il campo nel giardino di un hotel fronte lago. I tre vulcani sullo sfondo completano il quadro.
Casualmente sotto al prato ce un baretto con Wifi e tequila bum bum, e questo si chiama culo!