Cartagena da turisti
Non che quando giriamo in macchina siamo dei lavoratori… pero’ senza i mezzi molte cose vengono sostituite dal dormire e/o bighellonare! Questa mattina voglio fare delle foto senza le migliaia di persone che si riversano nella citta vecchia: alle sei esco dall’hotel. Qui a questa latitudine l’alba arriva in modo repentino, cosi’ come il tramonto… ce’ poca illuminazione e cammino per le vie con una certa attenzione… Siamo rimasti in giro: io, gli ultimi ubriachi e le battone! All’inizio evito il piu’ possibile le stradine buie, uso il cavalletto piuttosto robusto come deterrente e faccio del mio meglio per portare a casa qualche inquadratura decente. Il caldo e’ gia’ opprimente e non circola un filo d’aria… verso le sette si intravedono i primi polizziotti motorizzati e sono un po’ piu’ tranquillo… rientro in hotel per una rialassante doccia e mi aggrego alla banda per la colazione. Programmiamo la visita del palazzo della santa inquisizione e la visita alle mura della citta’. Selfie con gli attrezzi di tortura… Caldo? di piu’! Facciamo una camminata sulle mura che danno a nord, cioe’ verso il mare, rientriamo in taxy per trovare un posto per mangiare qualcosina. E’ domenica e tutti i locali che avevamo dato per scontati sono chiusi… troviamo un ripiego in una trattoria “Pavia” e scopriamo non centrare nulla con l’Italiano… vabe’ solito riso e pesce o pollo e ci si nutre. Si rientra, tutti in branda a “pensare”! Io addocchio una scritta “parucchiere”. E’ circa un mese che non mi rado e voglio approfittare dell’occasione… Entro in una piccola via che conduce ad una corte, roba ammucchiata un po’ ovunque… la sensazione e’ che qua non siamo in un posto sicuro… poi rifletto e vedo degli agenti di polizia che sono intenti a pranzare, bambini e gente che balla e che si rilassa. Mi fido e chiedo al barbiere se puo’ farmi la barba… certo! Subito un ragazzo della comunita’ mi da’ la mano e mi fa accomodare all’ombra di un grosso limone. Quattro chiacchiere e poi e’ il mio turno! Mano ferma ed impeccabile e la sensazione di essere nel posto che avrei voluto! A piu’ riprese mi rade con precisione mentre nel cortile la musica caraibica fa da contorno ai ragazzini che tirano calci al pallone. Si, certe volte bisogna proprio guardare piu’ in la’ delle apparenze! Rientro bello rasato e attendo gli altri per muoversi in direzione “la Popa”. Un convento posto a 150 mt sul livello del mare. Saliamo la collinetta a piedi, era sconsigliato… però il taxy ci ha mollato e una fiumana di persone sale… non turisti esteri. Ogni cento metri ce polizia e tutto sommato è in regola col resto. Parlando col tassista ci ha confermato che a Cartagena se beccano qualcuno a rubare a un turista, lo cospargono di benzina e lo bruciano. È sicuramente un buon deterrente per stare tranquilli! Ritorniamo al tramonto e mangiamo da Silvio um ottimo piatto di pasta. Le vie sono ricolme di gente che balla e canta.