Da Cusco a Natzca sulla panamericana
Il campeggio che ci ha ospitato questi giorni, si è popolato.
Questa mattina un po di viaggiatori si stanno preparando per le trasferte nelle varie destinazioni: dei brasiliani a sud, noi a ovest.
Andiamo in centro, facciamo un bella colazione con la frutta che qua veramente abbonda.
Dobbiamo fare circa 500km… Che tradotto in tempo vale più o meno dodici ore di moto.
La strada, dopo aver lasciato la città, è asfaltata e piacevole, piccolo particolare che sale a tornanti per una cinquantina di km.
Ci fermiamo in un piccolo paese per provviste e legna, poi ridiscendiamo una vallata sino ad arrivare a 2000 mt di quota, un caldo infernale! Lo spuntino veloce, il caffè espresso e riprendiamo a correre, se così si può dire, nella valle con vegetazioni di piante da frutto incredibile: banani,papaia, mango,avogado ed altro ancora che crescono liberamente a bordo strada.
Torniamo a salire di quota in modo progressivo ed inesorabile, il tempo comincia a peggiorare per un grosso nembo che sovrasta l’altopiano.
Raggiungiamo i 4500 mt e ci becchiano un po di neve misto acqua per una mezzoretta, inutile dire che la temperatura è crollata.
Mauro riesce in un paesino di quattro case, a fare benzina dalle taniche di una casa, io che sono un po corto, non trovo diesel per coprire gli ultimi duecento km.
Sta facendo buio e purtroppo non possiamo fermarci a queste quote, si procede ben sapendo che siamo tirati con la tempistica del campo ma a questa altitudine sarebbe troppo freddo.
Finalmente scendiamo fino ai tremila metri e in entrata del paese siamo fermati dalla polizia locale per controlli fitosanitari.
Mi confermano che c’è gasolio a quindici km e questo mi rilassa…
Ormai è buio, zone valide per campeggiare le escludiamo, troviamo un alloggio per 8 dollari che è pulito e con acqua calda.
Nel piccolo paese c’è una solita rosticceria dove ceniamo e ci rilassiamo dalla guidata di oggi.
Si fa spesa nei negozietti sulla strada.