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Dal nostro campeggino riusciamo ad organizzare un tour col bus navetta, questo ci facilita la cosa all’interno del parco.
L’entrata nel parco è regolata e solo poche miglia si possono fare col mezzo proprio.
La gita è piacevole.
Di prima mattina la meteo ancora ci permette una visione del Denali, Bella montagna innevta che supera di poco i seimila metri.


Ovviamente siamo speranzosi nell’avvistamento di qualche bell’animale.
Quando pensiamo che tutto siamo frutto di turismo organizzato, una mamma di grizzly si porta a spasso tre cuccioli sulla costa ad un duecento metri dal nostro bus.
Sono proprio dei bei bestioni questi orsi! Di sicuro da temere e temuti.


Dopo circa 24 miglia la corsa finisce… la vallata si apre un un grosso fiume in secca.

Un caribù lo attravera di slancio mentre io sono intento a scattare dei paesaggi… mai una gioia!
Al rientro saltano sul nostro bus un gruppo di italiani in tracking tour, hanno camminato a piedi nel parco per qualche ora senza vedere un animale… mi chiede qualche foto del grizzly che gli inviero’ per mail.


Guidando verso sud troviamo, con maestria, un laghetto dove in solitaria facciamo campo con una ottima cucina della Nenè. Siamo in una piccola oasi solitaria, volo con il drone per vedere come siamo messi a ferrovie o strade trafficate ma apparentemente mi sembra tutto tranquillo.

Poco prima di questo posticino avevo trovato una piccola airstrip che sarebbe andata bene per campeggiare, pero’ c’erano cartelli che lo vietavano, sicuramente non fuori dalle effemeridi, ma per non avere rogne abbiamo deciso di passare oltre.


La meteo è sempre ottima e siamo in bolla con tutto.
Abbiamo una nuova perdita dal serbatoio dell’honda, la teniamo sotto controllo.

La serata è estremamente rilassante e rigeneratrice.

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