Il primo vero freddo.
Lasciamo la città di Kabarovsk alla mattina presto. E’ domenica e nessuno circola. Fortunatamente
non fa freddo e il cielo è coperto.
Visitiamo piazza Lenin e un paio di posti panoramici che si affacciano sull’Amur, fiume russo.
La strada verso nord sembra bella con totale assenza di traffico, è domenica mattina.
Cominciamo a macinare km e comincia a piovere… Per fortuna. Però sulle piante e bordo strada cè
qualcosa che ricorda vagamente la neve… In effetti sulla strada la massa d’aria che accompagna la
pioggia non permette la glaciazione, ma appena a lato si.
Vi posso assicurare che viaggi come sulle uova! Non vorrei che si infiltrasse una corrente di aria
fredda e possa trasformare la strada in un vetro ghiacciato. Fortunatamente la cosa andra’ avanti
sino a sera…
Se avete voglia di dare un’occhiata ad una cartina topografica, cosa facilissima anche aprendo google
maps, potete notare come la Cina si protrae a nord nel territorio russo. La via piu’ logica e diretta
sarebbe stata quella di andare dritti per dritti passando dal territorio cinese. Purtroppo le pratiche
burocratiche per passare nel territorio sono alquanto complicate.
Abbiamo quindi deciso di “circumnavigare” il territorio passando a nord lungo la A256 che collega
Vladivostok a Chita. Chita… ho questo ricordo di qualcosa legato al gioco del risico… e credo di non
sbagliarmi.
Facciamo circa 700 km e troviamo un albeghetto, non senza difficolta’ e ci buttiamo dentro.
Questa notte ho dormito leggermente in attenzione… uno giocava l’inter con il napoli e volevo
seguire la partita, due abbiamo parcheggiato i mezzi vicino all’albergo in un posto di m… e avevo il
terrore che potesse succedere qualcosa di brutto.
Alla mattina mi fiondo prima delle sei a controllare se possiamo ancora sederci sul land o alla peggio
non ho un finestrino sfondato… Tutte fisime e supposizioni assurde ma vi garantisco che sarebbe
stata una tragedia immane!
Tutto ok, tutto al suo posto! Avvio il land accendo il riscaldatore, sono le sei. La temperatura sarà
appena oltre i -10, rientro in camera e ci svegliamo per partire. Porca vacca chialanogluo sbaglia il
rigore!
Usciamo dal paese incontrando un ponte su un fiume ghiacciato con il bagliore dell’alba ad est.
Siamo su una strada periferica un po’ sporca di neve ghiacciata… si vede che qua non si cura proprio
il dettaglio.
Ci immettiamo sulla strada principale che punta bussola a ovest. Poche balle: qua si guida ad ore,
inutile parlare di km… qua, come in altri posti del mondo che la fenice a passato sotto i suoi tasselli,
più guidi e più km fai.
Il primo problema o, se cosi’ vogliamo chiamarlo, è che la strada, battuta da camion di ogni genere e
vetture nuove da consegnare, ha un costante strato di ghiaccio/neve compattata che a volte lascia
scoperta una striscia di asfalto nero.
Ok, dobbiamo imparare a guidare sul ghiaccio con un rinoceronte di 3 tonnellate, senza abs e uno
straccio di assistenza!
La prendiamo con delicatezza e piano piano interpretiamo come si muove la gente del posto…
Questa è gente che convive h24 per almeno sei mesi con situazioni del genere. Siamo ai primi di
novembre… io credo che non ne vengono fuori prima di aprile!
La toyo di Enrico, ha un problema di potenza, non va proprio. Ci fermiamo in uno spiazzo, i tir
sfrecciano a 80/90 km/h sulla neve! Enrico smonta l’intercooler, secondo me siamo a circa -8, l’aria
da fastidio. Io preparo un caffe con la moka e poi do’ una mano a rimontare i pezzi.
Ripartiamo ma apparentemente non abbiamo risolto nulla. Ci sta anche perché non abbiamo trovato
anomalie.
Troviamo un piccolo caffe dove ristorarci e scaldarci. Enrico vuole cambiare il filtro gasolio.
Lasciare le vetture in giro per anni con manutenzioni da fare o fatte, a volte potrebbe trarre in
inganno. Siamo abituati a segnarci tutte le manutenzioni e pezzi necessari da portare o da sostituire
ma non sempre si riesce a far conbinare il tutto.
Ripartiamo sulla solita pista da bob ghiacciata. Il toyo sprigiona tutta la potenza che ha, problema
risolto! Troveremo poi che il filtro aveva piu’ di 20k km e probabilmente il freddo tenace ha
scatenato un mix deleterio.
Cerchiamo di recuperare un po’ di media e riusciamo a guidare solo un paio d’ore senza luce piena.
Alla fine sembra quasi meglio: non vedi il ghiaccio sotto le ruote e sei più sereno.
Arriviamo in una specie di autogrill. Ci sono un sacco di camion ma troviamo una camera per i
consueti 4500 rubli, al cambio 45 dollari usa in 3.
In “mensa” ci nutriamo e passiamo un rischiosissimo dopo cena con due camionisti che ci vogliono
sfinire a bottiglie di vodka!
Per fortuna non siamo di primo pelo e riusciamo a sganciarci prima del
disastro.
Ci comunicano che la strada è chiusa per un incidente, per altro abbiamo visto almeno due motrici
distrutte e un tir finito nel fosso a bordo strada… non mi sembra niente di strano!
Andiamo a dormire riposandoci a fondo.