Las Vegas e la preparazione del viaggio
Riprendiamo la nostra avventura con la Fenice. Il volo per Las Vegas non è esattamente una passeggiata serale.. Complice un acutizzarsi di vecchie ernie discali. Ho sofferto molto…
Tutto sommato arriviamo all’aeroporto in perfetto orario, caldo notevole, Monica ed Enrico che ci attendono all’uscita del terminal 3. Piccolo particolare, mi manca una valigia, la mia… ho dentro un sacco di attrezzatura fotografica, drone e altri sistemi di registrazione, tutti i pezzi di ricambio del land e poco vestiario.
Al controllo passaporti sono abbastanza teso… qualche mese fa sono stato in un viaggio esplorativo in Somalia, gli americani non sono esattamente in buoni rapporti… ne uscirono con qualche decina di morti e la non realizzazione di esportare la loro decantata democrazia. Io ho tentato in diversi modi di fare una revisione al mio visto esta, purtroppo senza esito, ufficialmente entro negli States senza un visto valido ma tranquillo con una fedina penale impeccabile.
Per la serie, mi va tutto bene, il controllo immigrazione si perde via interessato al mio viaggio, io l’ho portato sulla strada… ma essenzialmente non esistono dati rilevati di un mio potenziale collegamento al quaeda o al shabab.
Torniamo ai bagagli…
In tutti questi anni una sola volta non mi era arrivato un bagaglio: eravamo a Lima, attendevo un finestrino da sostituire, arrivò col volo successivo.
Qui la cosa sembra però sembra complicarsi ulteriormente in quanto non esistono uffici o punti di recupero specifici, tutto online e pedalare.
Boh, faccio le varie dichiarazioni e attendo.
Enrico durante questi giorni, prima del nostro arrivo, ha fatto diversi lavori sul suo Toyota. Io avevo programmato di sostituire la cinghia di distribuzione, sono ormai una decina di anni che fa il suo dovere e volevo mettermi al riparo da sorprese piuttosto fastidiose.
Era programmato per il mio arrivo ma Enrico è riuscito ad anticiparmi e farmi trovare il motore pronto da avviare, fantastico, un gran ringraziamento dovuto.
Abbiamo una novità: è tornato a guidare la sua moto il Mauro, e si è materializzata Antonella, sua moglie, che durante tutti questi viaggi ci ha seguito dal paesino di Cazzaniga… quindi siamo ufficialmente operativi, salvo bagaglio disperso.
La serata era già preparata da mesi: giro in centro e partecipazione a allo spettacolo di David Copperfield. Sin da ragazzo sono stato attratto da questi funambolici maghi mentalisti… devo dire che l’aspettativa è stata del tutto confermata: un grande spettacolo e da vedere una volta nella vita.
Rientriamo belli cotti tra fuso e caldone della cattedrale nel deserto, la Fenice nell’ormai famoso deposito della Sahara evn, è li pronta con la sua bella tenda ad accogliere il suo equipaggio.
Tra mal di schiena e fuso orario o jet leg, che fa più figo, passa una notte piuttosto complicata.