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  >  Alfio Lavazza   >  Lasciamo la missione e cerchiamo la cordillera blanca

Oggi è Il grande giorno: il viaggio riprende!

Era prima cosa dobbiamo attraversare Lima che l’incubo di questi ultimi giorni… Ci alziamo prestissimo e facciamo la colazione con don Luigi che ci ha assistito sin d’ora, alle 5:30  siamo pronti per lasciare Nanà

Il traffico è solo alle prime avvisaglie e ci permette di prendere l’autostrada con particolare agilità, io ho però subito un problema alla riparazione del differenziale: dopo pochi minuti di moto torna ad essere molto rumoroso…

L’assestamento dei cuscinetti deve essere ripreso caricando un po’ il bullone della flangia… ma nel traffico caotico preferisco di no!

Lasciamo il grigiore e l’umidità della costa di Lima e cominciamo ad andare verso nord dove il caldo comincia a farsi sentire e il traffico svanisce.

Troviamo un autogrill pulito dove posso fare gli aggiustaggi necessari e un po’ di gasolio, più avanti in un paesino sulla costa prendiamo dei viveri e ci dirigiamo verso l’entroterra.

La zona costiera e i primi 100km di montagna non presentano particolari bellezze da descrivere… Paesaggio monotono .

Saliamo in maniera costante sulla bella strada verso Huaraz, in un’oretta siamo già oltre i 4000 mt.

Sappiamo dalle esperienze precedenti ché il fisico si adatterà alla quota e non ci prendiamo caso più di tanto ai tipici segni di fastidio da alta quota.

Siamo a circa una cinquantina di km da Huaraz, piccola cittadina dove partono tutte le spedizioni e tracking per la Cordillera, avendo ancora della luce a disposizione, si decide di allungare verso Chavin, sito patrimonio dell’UNESCO, culla delle molte mummie viste nel museo dell’oro a Lima.

La sola vista dell’Alpamaio, ripagherebbe la visita! Cime innevate e un’aria cristallina rendono magico il paesaggio.

Arriviamo a Chavin un po’cotti, oltre quattrocento km sono belli duri, e poi i nuovi arrivati non hanno ancora smaltito il fuso…

Troviamo un prato di una casa per accamparci, la zona sembra sicura, cè un ristorantino per cenare.

Siamo scesi sui tremila metri e si dovrebbe dormire bene.

Chavin de huamtar

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