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  >  Alfio Lavazza   >  Un giorno in korea, Donghae

Il traghetto che ci sta portando in Russia fa uno stop in korea per caricare mezzi e persone. Partito da sakaminato con 10 persone e 2 macchine, le nostre, ha ormeggiato dopo circa 22 ore. Il mare è stato birichino questa notte… arrivati a Donghae, che si trova a circa 800 km a nord di Pusan, scendiamo e ci troviamo un hotel per non dover stare in nave per un intero giorno.

cosa curiosa è trovare un centinaio di macchine europee non targate pronte per essere imbarcato per la Russia.

il tempo è bello, caldo e limpido. È domenica, apparentemente gira poca gente. In realtà appena ci spostiamo dalla zona portuale con un taxi, le vie si popolano e il numero di ristoranti diventa notevole.

La ragazza dell’hotel ci ha consigliato un posto. Ci si presenta una via lungo mare dove tutti i locali hanno delle vasche con pesce vivo, a volte molto grosso, e un numero ragguardevole digranchi enormi.

andiamo al primo piano dove in pochissimo tempo entriamo in sintonia con della gente locale che ci spiega come mangiare il loro piatto di crudo con moltissimi accompagnamenti.

una cosa abbastanza insolita sono delle alghe umide dove appoggiare del sashimi, aglio, uova tipo caviale giallo, salsine varie e wasabi.

la birra si deve addittivare con il soju, bevanda alcolica parente del sake.

inutile dire che siamo super contenti di vivere, se pur per pochissimo, questa esperienza locale koreana.

La gente è più chiassosa e vivace dei giapponesi.

proprio vicino c’è una specie di parco giochi che sembra meta ambita dai turisti locali. Ci immettiamo nel giro e visitiamo un paio di strutture costruite sul mare e sulla collina, ottimo punti di vista verso il golfo.

proviamo un dolce locale a forma di clava, una sorta di waffel al gusto di banana. Curioso.

il sole è tramontato, io sono con la sola maglietta ma senza vento riesco a stare. Ci addentriamo per una sorta di mercato del pesce posto sulla banchina dove ci sono ormeggiati un numero notevole di pescherecci con molte lampare a bordo.

la gente ormai ha lasciato i locali e molti hanno chiuso come di consueto: il targhet qua è sedersi a cena alle sei… riusciamo comunque a cenare con una zuppa di merluzzo e i soliti accompagnamenti

il taxi ci riconduce al hotel ocean city, andiamo in branda. Domani salderemo e mi sa tanto di un’altra traversata con mare grosso.

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