Sembra ieri quando correvo come un disperato lungo un campetto in discesa a Cardana, ridente paesino in un provicia di Varese

Purtroppo era il 1986!

Un amico mi recupero’ un “parapente”… e su e giu’ senza staccare i piedi da terra, ma correre, tanto!

Poi ci furono i primi voli alti, le paure, gli esperimenti… arrivarono finalmente vele dignitose ed altrettanto pericolose.

Le federazioni istituirono i primi brevetti e le qualifiche di istruttore. Presi entrambi.

Le gare, la prima coppa del mondo, i primi voli di distanza… ragguardevoli, per quei tempi, le distanze.

Ci fu anche un grave incidente che mi tenne lontano qualche mese…

Volavamo spesso nel feltrino e nel vallese, centro Italia e Sardegna.

Sono stati anni di sviluppo ed emozioni incredibili, ora ci chiamano “pionieri”, noi ci sentivamo solo dei privilegiati.

Alla fine del secolo, mi avvicinai al deltaplano, altra disciplina del volo libero che mi occupo’ a lungo e mi aiuto’ a comprendere ancor di piu’ le potenzialita’ del volo libero.

La vicinanza ad una famosissima ditta costruttrice, la Icaro, mi diede la possibilità di volare con i più forti piloti internazionali sulla piazza e tutt’ora al vertice delle classifiche mondiali.

Ultimamente ho dedicato molto tempo ad apprendere il volo in aliante e le sue molteplici possibilita’ di utilizzo.

La fortuna, ancora una volta, mi ha aiutato: a Varese esiste un club che è invidiato in tutto il mondo per qualità e capacità dei suoi piloti!

Non cè voluto molto a “rubare” le nozioni per poter volare veloce e bene da mostri sacri! Mi hanno sempre aiutato e sono stati anche molto pazienti!

Dopo tutti questi anni passati in aria, giorni fa ho ricevuto dal CONI il riconoscimento al valore atletico per la vincita del campionato italiano del 2020, in piena pandemia.

Ne vado orgoglioso, sara’ difficile migliorarsi…

alfio